A cosa servono quaderni su quaderni pieni di esercizi sulle quattro operazioni?A cosa è utile questo addestramento, mese dopo mese, anno dopo anno, fino a riempire quasi tutto il tempo della scuola primaria?

A occupare la tua infanzia nel tentativo di fare concorrenza alla calcolatrice.

Per fare una moltiplicazione basterebbe schiacciare un tasto e invece devi sottoporti a decine e decine di operazioni intermedie, del cui risultato non sei mai sicuro. Potresti franare in ciascuna di esse.

Da grande ti accorgerai che queste cose si fanno solo nella scuola primaria perché già alle medie farai calcoli più umani come: a + a = 2a.

E infine, da grande, prenderai in mano la calcolatrice (certe sofferenze vengono inflitte solo quando sei piccolo).

Perché tutto questo?

Perché la cultura scolastica istituzionale, disconoscendo il calcolo mentale, celebra il calcolo scritto. Per questo lo ha elevato alto sulla montagna della matematica, un luogo di culto simile ad un tempio, all’interno del quale signoreggiano lo zero e il cambio.

Sostengono il tempio quattro colonne, che rappresentano le quattro operazioni della disciplina: addizione, sottrazione, moltiplicazione e divisione.

Dalla classe seconda alla quinta ti eserciterai quotidianamente in pratiche che esigono solo disciplina e osservanza di regole procedurali.

Alla fine queste operazioni  ti entreranno  in mente come il fondamento dei tuoi pensieri.

Ma è questa la matematica? Sono queste le vere operazioni della mente?

No. La vera matematica è dentro di te dalla nascita e puoi sperimentarla già tutta nel latte che al mattino vedi crescere o calare nella scodella fino a raggiungere lo zero.

Questa è la matematica della vita da cui non puoi esimerti: quello che imparerai a scuola è solo il “suo linguaggio”.

Non farti abbagliare da un mondo fuori di te. Questi algoritmi sono strumenti a cui applichi il  significato che già conosci. Puoi tranquillamente sostituirli con uno strumento più potente come la calcolatrice.

In entrambi i casi ricavi il risultato non per merito tuo.

Non è come il calcolo mentale in cui applichi strategie intelligenti.

Il calcolo scritto, nel suo svolgimento, è  meccanico e cieco fino al conseguimento del risultato  finale, proprio come nella calcolatrice.

 La tua intelligenza è di scegliere il tasto giusto tra i quattro di cui dispone la calcolatrice.

Tanto varrebbe cominciare ad usare tutti e quattro i tasti direttamente.

Un vero cambiamento

Cosa succederebbe se a partire dalla classe quarta, si passasse gradualmente all’impiego della calcolatrice nell’ambito dei problemi?

Può dirlo solo chi ha visto i bambini con in mano una calcolatrice.

Tutta l’energia si sposta per la comprensione.

I bambini si sentono trattati da intelligenti.

Non ne potevano più delle astruserie del riporto e del prestito e del provo una volta di meno.

Vogliono problemi difficili e sperimentano senza fine vari percorsi di risoluzione.

Finiti i problemi, vogliono approfondire come si comporta il numero in tutte le sue  sfaccettature.

Vorrebbero conoscere tutte le funzioni della calcolatrice, come succede a casa con la tastiera del telecomendo o della Wii che sanno usare meglio di mamma e papà.

Inoltre

Infine, emergerebbe una cosa sostanziale:

la calcolatrice può essere lo strumento compensativo solo del calcolo scritto.

Il calcolo mentale, che si svolge per immagini e senza numeri, ha un altro strumento compensativo: è la Linea del 20. Ed è una prospettiva aperta a tutti.

Conclusioni

In antichità si usavano gli abaci per calcolare, poi  gli algoritmi e ora è arrivata la calcolatrice. Sono tutti strumenti che ci levano dal peso del computo non mentale. Scegliamo il migliore.

Abbandoniamo le pratiche sorpassate come quella di accendere il fuoco con le pietre, anche se esigeva raffinatissime competenze.

E riserviamo la nostra dedizione per il calcolo mentale, che è connesso direttamente alla vita.

Perché soffrire inutilmente per il calcolo scritto?

Messaggio

Perciò, caro bambino, conserva la fede in quello che già sai .

Ora che hai sperimentato il calcolo mentale, prendi questa calcolatrice e rilassati.

Impareremo con pochi esempi l’utilità dei tasti che hanno i segni   + – x :

Risparmieremo anni che rallentavano tutto.

Faremo problemi, non banali come al solito.

Apriti come fai a casa con il decoder.

Poi giocheremo anche a fare le operazioni con la penna, come facevano i tuoi genitori. Così vedrai quanta fatica facevano. Da grande lo farai vedere ai tuoi figli.

Rilassati perché il senso della matematica non è in quello che scrivi, ma è dentro di te, in ogni pensiero che hai.

Perciò guarda bene chi ti sta parlando, esaminalo con il cuore e prenditi le tue responsabilità.

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